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Dal diario di Luigi La Rocca, cittadino

by Maisie

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Musica di Alberto Scotti
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Musica di Alberto Scotti
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Testo di Luigi La Rocca Musica di Alberto Scotti Mio fratello Andrea dice che è cantante ma, per me, dice minchiate. Può dire che è cantante uno che viene pagato per fare il cantante. Può dire che è cantante uno che la gente compra i suoi dischi, va a vedere i suoi concerti, va in televisione eccetera, eccetera... Altrimenti non sei cantante, sei niente, sei uno che perde tempo e basta! Roberto Vecchioni, per esempio, è un cantante, un cantante vero, uno che la gente compra i suoi dischi, va a vedere i suoi concerti, va in televisione eccetera, eccetera... Se io fossi il fratello di Vecchioni, sarei troppo contento! Se Vecchioni fosse mio fratello mi potrei vantare con gli amici e dire anche cose come: “L’hai visto ieri mio fratello Roberto alla televisione?” E loro morirebbero di invidia! E loro morirebbero di invidia! Se Roberto Vecchioni fosse mio fratello sicuramente mi regalerebbe non dico una villa con piscina, ma almeno ‘na machina nova chi cugghiuna: ‘na Maserati, ‘na Ferrari, ‘na Porsche... Ah, se Vecchioni fussi me frati, magari! Vecchioni come fratello, minchia, saria troppu bello... Mio fratello Andrea si fa accompagnare da un gruppo che poi, gruppo, chiamiamolo “gruppo”... Gruppo è quando ti pagano per essere un gruppo! Chisti sunnu sulu quattru scassapagghiari morti i fami peggio d’iddu! Comunque, mio fratello Andrea e ‘sto cosiddetto “gruppo” si mettono nel garage e attaccano a fare bordello... E poi l’amministratore del condominio a cu cazzia? A mia! Sì, perché dovete sapere che mio fratello sta con mia madre, ma l’amministratore a lei non la chiama, perché gli pare brutto, a mio fratello non lo chiama perché lo sa che quello se ne fotte e manco gli risponde al telefono e quindi a chi chiama? A mia! Mannaia a matosca! E io non so mai quello che gli devo dire, che mi devo inventare per poterlo giustificare... No, no, sta storia avi a finiri, iddu l’avi a capiri che la vita giusta è che uno si alza alle cinque e va a lavorare. E non come a lui che si alza alle quattro del pomeriggio e finu e cincu i matina si ‘nzicca ‘nto garage a fare bordello cu d’autri quattru scappati i casa. E poi mi viene a dire che è “cantante”! Cantante i 'sta minchia... Io a mio fratello lo porto dallo psicologo, u pigghiu da ‘na ricchia e lo porto da uno bravo che mi hanno consigliato, così glielo spiega lui come ci si deve comportare nella vita.
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Testo di Luigi La Rocca Musica di Cristiano Lo Mele Internet è mille, anzi un milione di volte meglio della televisione. Per quanto riguarda lo spettacolo in televisione ci sono solo trasmissioni noiose. E invece su internet è pieno di filmati divertentissimi, tipo quello del cagnolino che si voli futtiri a iaddina, il cagnolino che si voli futtiri a iaddina. Per quanto riguarda la politica, la cronaca, la scienza eccetera, in televisione ci sono solo bugie e disinformazione. Invece su internet c'è la vera informazione che ti apre gli occhi su tantissime verità scomode. Della televisione salvo solo Le Iene e i documentari sugli animali. Poi salvo anche Report e anche Colorado.
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Musica di Alberto Scotti
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Testo di Luigi La Rocca Musica di Alberto Scotti Quando una donna viene stuprata, quando un cagnolino viene maltrattato, quando un bambino viene molestato da un prete pedofilo, un solo grido si dovrebbe sollevare da tutto il popolo unito: PENA DI MORTE! Urliamolo nelle strade. PENA DI MORTE! Urliamolo al pub e in pizzeria. PENA DI MORTE! Scriviamolo sul web. PENA DI MORTE! Scriviamolo sul web. Pena di morte anche se sono italiani, anche se mi pare impossibile che un italiano può stuprare una donna, molestare un bambino o maltrattare un cagnolino. Tranne se è italiano prete: i preti sono pericolosi anche se sono italiani! Se, a uno a uno, con la santa pazienza, ammazziamo tutti i criminali, poi restiamo solo noi gente buona. E il nostro paese sarà un posto bellissimo dove bambini, cagnolini e donne potranno vivere tranquillamente senza nessuno che gli fa del male! Quindi, ripetiamolo: Quando una donna viene stuprata, quando un cagnolino viene maltrattato, quando un bambino viene molestato da un prete pedofilo, un solo grido si dovrebbe sollevare da tutto il popolo unito: PENA DI MORTE! Urliamolo nelle strade. PENA DI MORTE! Urliamolo al pub e in pizzeria. PENA DI MORTE! Scriviamolo sul web. PENA DI MORTE! Scriviamolo sul web.
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Musica di Alberto Scotti
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Testo di Luigi La Rocca Musica di Alberto Scotti A volte mi prende la paura, ammetterlo è dura per un uomo, ma è così. Penso alla mia bambina, che cresce in questo mondo pieno di stupratori neri. Ecco perché in America, giustamente, è nato il Ku Klux Klan: la gente non ne poteva più di avere le donne stuprate dai neri. E ora loro sono tutti qua! Neri, stranieri, senza passaporto, senza lavoro, sempre eccitati, super dimensionati. Sono neri come il carbone, neri come la notte. Super dimensionati, eccitati, instancabili macchine di sesso. Il nero di sesso non si stanca mai! Ecco perché in America, giustamente, è nato il Ku Klux Klan: la gente non ne poteva più di avere le donne stuprate dai neri. E ora loro sono tutti qua! Neri, stranieri, senza passaporto, senza lavoro, sempre eccitati, super dimensionati. Pezzi di neri alti due metri, super dimensionati, a caccia di donne bianche. Sono ovunque! Ovunque!
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Testo di Luigi La Rocca Musica di Riccardo Lolli Evviva la Cina, evviva i cinesi! Io questa gente la ammiro, perché è un popolo che si dà da fare, che costruisce mega ponti, strade grandissime eccetera... Grandissimi lavoratori che lavorano quanto si deve lavorare, senza rompere i coglioni, senza protestare. Evviva la Cina, evviva i cinesi! Io questa gente la ammiro. Dice: “Ma sono comunisti...” Sì, vabbè, comunisti di nome, per facciata, ma la verità è che sono bravissime persone, grandissimi lavoratori che lavorano quanto si deve lavorare, senza rompere i coglioni, senza protestare.
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Testo di Luigi La Rocca e Luca Buonaguidi Musica di Alberto Scotti e Riccardo Lolli Oggi su Facebook stavo scrivendo una cosa molto seria sulla situazione gravissima degli sbarchi dall’Africa, quando arriva un comunista e mi scrive questa cosa qua: "Dovresti prendere coscienza del fatto che i padroni, i capitalisti, ti stanno togliendo tutto: diritti, lavoro, dignità. E tu, invece di ribellarti contro di loro, sfoghi la tua frustrazione su quelli ancor più disgraziati di te: zingari, stranieri e via dicendo, zingari, stranieri e via dicendo, zingari, stranieri e via dicendo, zingari, stranieri e via dicendo. E poi mi dovresti spiegare perché ci odi tanto a noi comunisti, ma che t’abbiamo fatto mai? Non lo capisci che noi cerchiamo di difendere e rappresentare proprio quelli come te? Noi stiamo col popolo, noi stiamo col popolo, noi stiamo col popolo, noi stiamo col popolo." Ma vi rendete conto delle minchiate che ha sparato questo? Ma jo ci desi ‘na risposta troppo bella, sentite qua: "Il comunismo, scrivi? Ma Lenin e Stalin sono stati peggio di Mussolini se vai a contare i morti e i feriti... L’ha detto anche Mentana su La7. I comunisti dovevano far star bene la gente, invece la facevano morire di fame o addirittura la fucilavano! Voi comunisti fate schifo e con le vostre idee mi ci pulisco il culo! Ci vogliono leggi e chi le fa rispettare, non sono razzista, ma le frontiere vanno chiuse e uscire dall’euro subito! La sinistra si preoccupa solo delle banche, dei fannulloni e degli stranieri, a noi italiani normali non ci vede neanche... E non dirmi che sono fascista! Il fascismo è finito che, a momenti, avi cent’anni. Io sono un cittadino per le cose giuste. Punto e basta! Punto e basta!" Ho parlato giusto, no? E secondo voi lui ha capito? Ma quando mai! E infatti come risposta mi ha copiato e incollato la stessa cosa che mi aveva scritto prima: E poi mi dovresti spiegare perché ci odi tanto a noi comunisti, ma che t’abbiamo fatto mai? Non lo capisci che noi cerchiamo di difendere e rappresentare proprio quelli come te? Noi stiamo col popolo, noi stiamo col popolo, noi stiamo col popolo, noi stiamo col popolo." Al che, gli faccio: "Io quelli come te li conosco, sei tipo mio fratello Andrea, il classico comunista-musicista-artista-poeta e chi più ne ha più ne metta, che però, con tutti i suoi bei titoli, non riesce a mettere insieme il pranzo con la cena. Lui vive sulle spalle di mia madre, che è una povera pensionata al minimo, tu sulle spalle di chi? A proposito di mia madre: Perché non gli alzate la pensione a mia madre? Lo so io perché! Comunque, visto che sei comunista-musicista-artista-poeta, ora ti parlo in rima, te la canto io una bella canzone sulla nostra storia: È colpa di Prodi se l’euro ci ha massacrato, è colpa di Berlusconi che ha solo rubato, oggi con Letta si fa santo il peccato originario di questo sconcio stato: fare guerra alla gente che lavora e si alza presto, mentre tu non lavori e ti passi il tempo scrivendo canzoni, tanto campi con l’assegno dello stato, quello stesso assegno per gli artisti che mio fratello non vuol richiedere perché dice che non esiste, ma io lo so che esiste. Scrivi canzoni e ti riempi la bocca del comunismo del passato, mantenuto con l’assegno dello stato, ma a lavorare ci sei mai andato?" Voi direte: a ‘sto punto deve aver capito per forza! Sì, proprio! Indovinate che cosa m’ha risposto: E poi mi dovresti spiegare perché ci odi tanto a noi comunisti, ma che t’abbiamo fatto mai? Non lo capisci che noi cerchiamo di difendere e rappresentare proprio quelli come te? Noi stiamo col popolo, noi stiamo col popolo, noi stiamo col popolo, noi stiamo col popolo."
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Testo di Luigi La Rocca Musica di Simone Perna Io ho un rapporto molto bello con Dio, lui per me è come un cugino, uno zio. Io, io ci parlo con Dio e gli chiedo tante cose: per esempio di fare capire a mio fratello Andrea che la deve smettere di suonare quella musica di merda che suona lui e si deve cercare un lavoro. Un’altra cosa che gli chiedo è di fare morire i vicini, che fanno bordello, camminando con gli zoccoli e spostando i mobili pure alle quattro del mattino. Io ho un rapporto molto bello con Dio, lui per me è come un cugino, uno zio. Io, io ci parlo con Dio e gli chiedo tante cose: per esempio di fare incontrare a mia figlia Desirè, quando è grande, un ragazzo bravo e lavoratore e no uno come a mio fratello Andrea. Io ho un rapporto molto bello con Dio, ma dico no alla Chiesa perché la Chiesa non paga le tasse! E questa non è una cosa giusta! Perché io devo pagare le tasse e la Chiesa no? Io dico no alla Chiesa, che poi tanto con Dio ci parlo da solo, per i cazzi miei, non ho bisogno della Chiesa, io!
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Testo di Luigi La Rocca Musica di Alberto Scotti L’altra sera, al pubbetto, mentre con gli amici parlavo di questi extracomunitari, che vengono tutti qua, perché sanno che lo stato italiano li accoglie a tutti e gli dà pure un sacco di soldi, presi dalle tasse che paghiamo noi cittadini, si parte uno e mi dice: “Ma chi te le racconta tutte queste minchiate? Qualche ignorantone e razzista peggio di te? Ma va un po' a studiare, leggi, informati, che non sai niente!” Jo u fici parrari e poi ci dissi: “Qua quello ignorante, che non sa niente, sei tu, compare! Io mi informo eccome! E non nei telegiornali del regime, come sicuramente fai tu! Io vado su internet, dove c’è la libera informazione che ti dice come stanno veramente le cose! E le cose stanno che, a questi stranieri, gli danno trecento euro al giorno, senza che devono lavorare! E da dove li pigliano secondo te questi soldi? Li pigliano dalle tasse che paghiamo noi cittadini! U capisti? Noi cittadini italiani dobbiamo lavorare e pagare le tasse per mantenere 'sti stranieri scrocconi! Che poi, per giunta, come ringrazio, ci stuprano le donne e ci rapinano le case! Che è un discorso razzista questo? No, io non sono razzista! Vui siti razzisti, razzisti contro all’italiani!" Poi nenti, finiu accussì: chistu si 'nziccau a lingua ‘nto culo e si n'annau, jo ristai n’autra menzuredda a parrari cu l’amici, poi turnai a casa, mi misi ‘nto lettu e m’immaginai quattru fimmini niri chi mi dicianu: “Luigi, rraggiuni hai, tranquillo, ti capemmu. U fattu chi ‘nto nostru paisi c’è fami e guerra non ni dugna u pemmessu i veniri ‘nto toi, mi manciamu a sbafu supra i spaddi i cchiddi, comu a ttia, chi travagghianu e pagunu i tassi. Poi dommiri a cuscinu moddu. Ma chi razzista e razzista! Tu non si ‘na cosa fitusa razzista, tu si nu cristianu pi cosi ggiusti. Poi dommiri a cuscinu moddu, sbagghiamu nui. Luigi, rraggiuni hai, tranquillo, ti capemmu. Luigi, rraggiuni hai, tranquillo, ti capemmu.”
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Testo di Luigi La Rocca Musica di Alberto Scotti Amico, ho qualcosa di importante da dirti: se di tumore ti sei ammalato, ti devi bere acqua, limone e bicarbonato. Perché il tumore prolifera nell’acido e bisogna combattere l’acido con l’alcalinità! L’alcalinità ti salverà dal tumore e tornerai a correre felice nei prati verdi della vita!!! Fallo sapere a tutti, perché tutti lo devono sapere quello che non ci vogliono fare sapere, perché non gli conviene, non gli conviene!
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Testo di Luigi La Rocca Musica di Alberto Scotti Io ho due cani e li tratto meglio di come tratto a mia moglie! E lei non è che si ‘ngelusia, lo capisce, perché pure lei gli vuole troppo bene a Bingo e a Biscotto. Io sono d’accordo con la pena di morte per chi fa violenza contro agli animali. Ma non basta la pena di morte, ci vuole la tortura! Prima la tortura e poi la morte! Quello che loro fanno agli animali, noi glielo dobbiamo fare a loro. Io a chi fa questa violenza contro agli animali, gli strapperei gli occhi e nei buchi ci butterei l’acido muriatico! Tortura e pena di morte a chi fa questa violenza. Pena di morte! Tortura! Pena di morte! Io a chi fa questa violenza contro agli animali, lo impiccherei, lo brucerei, lo squaglierei nell’acido! Fa troppo schifo la violenza, troppo schifo, troppo! Fa troppo schifo la violenza! Ci vuole l’amore, ci vuole l’amore... Ci vuole l’amore!
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30/10/2013 I comunisti Testo di Luigi La Rocca Musica di Riccardo Lolli, Alberto Scotti e Cinzia La Fauci Mio padre era comunista e, quando ero piccolo, lo sentivo parlare sempre di questi comunisti. Lui diceva che erano persone brave che stavano con il popolo, che lottavano per gli operai eccetera... Poi, quando sono diventato grande, ho capito che erano tutte minchiate. I comunisti non stanno con il popolo, non stanno con me, che sono elettricista o con il mio amico Santino, che è lattoniere. I comunisti se la intendono con i professoroni e con quelli con i soldi e gli fanno le leggi e gli fanno i favori e si ‘nni futtunu del popolo. Mi dispiace per la buonanima di mio padre ma a me i comunisti mi fanno schifo assai. A me, una volta, uno di questi comunisti si è permesso di dirmi che sono un ignorante, che dovevo stare zitto e che l’Italia va male per colpa di quelli come me. Io, prima gli ho sputato in faccia e poi gli ho dato una gran testata che gli ho spaccato il naso, tanto che è dovuta venire l’ambulanza e poi questo mi voleva denunciare. Ma io non mi sono pentito, l’ho fatto con tutto il cuore. Mi dispiace per la buonanima di mio padre ma a me i comunisti mi fanno schifo assai. Vi dovete figurare che quando è successo ‘sto fatto pure mio fratello Andrea mi ha dato ragione ed è tutto dire! Anche se però non capisco perché dà ragione a me e poi continua ancora a esser comunista. Ma che minchia di senso ha? Mi dispiace per la buonanima di mio padre ma a me i comunisti mi fanno schifo assai.
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Testo di Luigi La Rocca Musica di Alberto Scotti Mio fratello Andrea si è ammazzato, l’abbiamo trovato morto, si è impiccato. Io mi sento, da un lato, devastato, ma, da un altro lato, anche un poco contento perché almeno ha smesso di soffrire. Che però, poi, che cazzo aveva da soffrire io non l’ho mai capito mai! La verità è che Andrea non sapeva campare, era fatto tutto al contrario: le cose belle e giuste, tipo la macchina pulita, andare al centro commerciale, l’iPhone e cacciare gli stranieri, non gli piacevano. Invece quelle sbagliate o cretine, tipo stare tutto il giorno a suonare, difendere gli straccioni e gli stranieri e parlare di comunismo, gli piacevano, gli piacevano un sacco. Andrea una volta mi ha detto: “In fondo sei un povero disgraziato infelice che cerca di sfogare la sua insoddisfazione dando addosso ai più deboli e indifesi”, parole sue, precise. Intanto, però, caro fratello, io sono vivo e tu sei morto. Se ero così infelice e insoddisfatto era il contrario! Io sono felice, ho una famiglia e lotto per cambiare le cose storte. E per tua norma e regola: io, i deboli, li ho sempre difesi. Ho sempre lottato a favore delle donne, dei bambini e degli animali! Difendo anche gli omosessuali.
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Musica di Alberto Scotti
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Musica di Alberto Scotti
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Testo di Luigi La Rocca Musica di Alberto Scotti Se uno ha veramente voglia di lavorare, deve lavorare alle condizioni che gli offrono e non come quelli che vogliono lavorare solo alle condizioni che dicono loro. Se a uno gli offrono un lavoro e gli dicono che in quel lavoro si deve lavorare 18 ore al giorno, sette giorni su sette, per 300 euro al mese, lui lo deve accettare e ringraziare, che oggi come oggi, un lavoro è sempre una benedizione. Quelli che rifiutano il posto, dicendo che la paga è poca, che si lavora troppo eccetera... per me sono solo parassiti della società, fannulloni spregevoli. Per me sono solo parassiti della società. Per me sono solo parassiti della società.
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Testo di Luigi La Rocca Musica di Alberto Scotti Oh sì, è così, alle volte mi sento così solo. Mi guardo intorno e vedo solo gente falsa. Vorrei un amico vero che condividesse con me i veri valori della vita e no come a Carmelo che, quando gli ho chiesto un prestito, mi ha detto di no. Si è rotto un tubo dell’acqua nel bagno, perché, a quanto pare, i vecchi proprietari un lavoro di manutenzione non l’hanno fatto mai! Un uomo si sente così solo (oh no!) quando si trova coi tubi del bagno da rifare e non sa a chi chiedere un prestito. Oh sì, è così, alle volte mi sento così solo. Se avevo un amico vero, gli raccontavo ‘sto fatto dei tubi. E lui, manco mi lasciava finire la frase, che mi diceva: “Tieni qua questi mille euro, me li ridai quando puoi!”
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Testo di Luigi La Rocca Musica di Alberto Scotti Io, onestamente, sono a favore dei matrimoni degli omosessuali, quelli che una volta chiamavamo ricchioni, ma poi, giustamente, ci hanno fatto capire che non è la parola giusta da dire. Io sono a favore di questi matrimoni, perché l’amore è amore: se un uomo ama un uomo, non c’è niente di male. Più in generale, vi dico che gli omosessuali vanno sempre rispettati e devono poter fare tutto quello che vogliono, senza essere presi in giro, criticati eccetera... Gli omosessuali sono persone tali e quali a noi! Io la odio la gente ignorante che ha pregiudizi contro agli omosessuali. E sono anche contrarissimo alla violenza sugli animali e a quelli che stuprano le donne. Sono a favore anche degli uteri in affitto, perché in un mondo libero e giusto, gli omosessuali devono potere avere il diritto di comprare i bambini, visto che non se li possono fare da soli.
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Testo di Luigi La Rocca Musica di Alberto Scotti Ho fatto un sogno troppo brutto (un sogno troppo brutto)... Era un giorno di quelli che era tutto perfetto, periodo di Natale, ero al centro commerciale con Cettina e Desirè. Avevamo finito di comprare tutti i regali, così tanti che bastavano per due Natali, e andiamo verso l’uscita, tutti contenti. Usciamo, ma fuori non c’era, come ci doveva essere, il parcheggio con le macchine e tutto, minchia, troppo brutto! Praticamente eravamo di nuovo dentro al centro commerciale. Noi non capiamo, ci spaventiamo e corriamo di nuovo verso l’uscita, arriviamo alla porta, usciamo, ma fuori non c’era, come ci doveva essere, il parcheggio con le macchine e tutto, minchia, troppo brutto! Praticamente eravamo di nuovo dentro al centro commerciale. Ho fatto un sogno troppo brutto (un sogno troppo brutto)... Sempre più spaventati, corriamo verso l’uscita, arriviamo alla porta, usciamo e questa volta ci troviamo dentro un centro scommesse grandissimo. Chiediamo a uno da dove si usciva, questo ci indica una porta, la apriamo, e ci troviamo di nuovo dentro al centro commerciale. Noi non capiamo, ci spaventiamo e corriamo di nuovo verso l’uscita, arriviamo alla porta, usciamo, ma fuori non c’era, come ci doveva essere, il parcheggio con le macchine e tutto, minchia, troppo brutto! Praticamente eravamo di nuovo dentro al centro commerciale. Ho fatto un sogno troppo brutto (un sogno troppo brutto)...
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Musica di Walter Sguazzin
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Testo di Luigi La Rocca Musica di Alberto Scotti Io non so come si faceva quando non c’era l’iPhone. L’iPhone è bellissimo, è comodissimo e ci puoi fare un sacco di cose, tipo guardare i film, ascoltare la musica, controllare Facebook. Poi ha delle applicazioni che mi fanno impazzire, tipo quella che se sei al supermercato e dagli altoparlanti senti una canzone che ti piace, l’iPhone ti dice che canzone è, così, se vuoi, la puoi scaricare. L’iPhone è una cosa bella, è una cosa bella e molto importante. E costa pure abbastanza poco, chiunque se lo può comprare, magari facendo un minimo di sacrificio. L’iPhone è una cosa bella, è una cosa bella e molto importante. Senza l’iPhone, come farei? Io sarei completamente perso. Senza l’iPhone, come farei? Come farei? E poi c’è anche da dire che è molto elegante, come tutti i prodotti di quel genio di Steve Jobs, di quel genio di Steve Jobs.
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Musica di Walter Sguazzin
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Testo di Luigi La Rocca Musica di Alberto Scotti, Fabrizio Barnabè A chi dare il voto? Sono indecisissimo... Nel PD di buono c'è che è contro i comunisti e i sindacati e che ha fatto riforme che alla lunga faranno crescere il paese. Di cattivo c’è che è buonista con gli stranieri. C'è del buono e del cattivo in tutti i partiti e per un cittadino scegliere è veramente difficile... Nel centrodestra di buono c'è che è contro i comunisti e i sindacati e che combatte gli immigrati e i clandestini che ci stanno invadendo... Di cattivo c’è che è contrario ai diritti degli omosessuali. C'è del buono e del cattivo in tutti i partiti e per un cittadino scegliere è veramente difficile... Nel movimento cinque stelle di buono c'è che è contro i comunisti e i sindacati e che combatte i ladroni e i corrotti che ci stanno rovinando... Di cattivo c’è che sono ancora troppo giovani e alquanto inesperti. C'è del buono e del cattivo in tutti i partiti e per un cittadino scegliere è veramente difficile...
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Musica di Alberto Scotti
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Testo di Luigi La Rocca Musica di Alberto Scotti Io a mia moglie ci voglio bene e la rispetto, m’aviti a cridiri. Però, l’altra notte, mentre tornavo dalla partita di calcetto, visti 'na buttana nira di queste che si prostituisciunu 'nta strada. M’aviti a cridiri, era troppu bella, un metro e ottanta i fimmina, cu du minnazzi chi eranu quattro chili all’una! Quattro chili all’una! Quattro chili all’una! Quattro chili all’una! Quattro chili all’una! Quattro chili all’una! Quattro chili all’una! Niente, va, mi sono fermato, l’ho fatta salire in macchina... M’aviti a cridiri, era troppo bella e non puzzava, non puzzava. Io sapevo che ai neri gli puzzava la pelle. Ma a lei no, non gli puzzava, anzi gli faceva addirittura profumo, oh! Comunque, abbiamo fatto quello che dovevamo fare... E non vi dico quello che era con quella bocca, quella bocca. Poi, niente, mentre tornavo a casa, mi sono dispiaciuto, ho pensato: "Che brutta vita che fanno queste donne prostitute..." Mi vinia quasi i cianciri. La cosa brutta è che i clienti sono gente maleducata, ignoranti che non hanno rispetto. Invece io con lei ci ho parlato, gli ho detto come mi chiamo, che lavoro faccio e alla fine ci desi puru cincu euri chiù ssai. E lei era troppo contenta. Sapiti che vi dicu? Appena ho l’occasione ci torno, almeno con me è contenta, perché io ho avuto rispetto, ci ho parlato, gli ho detto come mi chiamo, che lavoro faccio e no come agli altri clienti, ignoranti e maleducati, che la trattano male.
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Testo di Luigi La Rocca Musica di Riccardo Zanotti Mio cugino Nicola ha una piccola azienda vinicola e, quest'anno, per la vendemmia, invece dei soliti ragazzi del paese, ha assunto degli extracomunitari e si è trovato benissimo! Non si sono mai lamentati né della paga né dell'orario di lavoro e non si sono mai permessi di disubbidire a un ordine o di rispondere male o di insultare. Gli altri anni, invece, gli Italiani non facevano altro che rompere i coglioni con lamentele tipo: “Ci paghi troppo poco!”, “Ci fai lavorare troppo assai!” E molti si permettevano anche di disubbidire agli ordini, di risponder male e persino d’insultare! Per questo dico che sugli stranieri sto cambiando completamente idea. Una volta? Una volta li odiavo e non li volevo in Italia. Ora invece dico che, se lavorano senza rompere i coglioni e non stuprano, sono i benvenuti. Per me sono i benvenuti, sono i benvenuti!
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Musica di Riccardo Lolli
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Testo di Luigi La Rocca Musica di Alberto Scotti A me non piace la gente ignorante, volgare e maleducata, mi danno troppo fastidio le persone così. Per esempio, quelli che a tavola mangiano come i porci: pasta al forno, ghiotta di pesce stocco, piccola pasticceria, matri mia, mi sentu mali sulu mi ci pensu... A me piace come mangiano a Milano, io lo so come mangiano lì, perché a Milano c’ho mio cugino e ogni tanto ci vado. A Milano per pranzo mangiano l’insalatona (a Milano) e poi verso le sette fanno l’apericena (a Milano) in dei locali fatti apposta per l’apericena (per l'apericena). Sono locali troppo belli, molto eleganti (per l'apericena), frequentati da gente raffinata (a Milano per l'apericena).
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Testo di Luigi La Rocca Musica di Cristiano Lo Mele Per me la donna è come un fiore, con il mare negli occhi e se l’uomo gli mette le mani addosso, è un bastardo, un uomo di merda che si deve solo vergognare. La donna ha la pelle rosa e il blu del mare negli occhi, se gli occhi son blu, oppure il marrone dei tronchi degli alberi, se gli occhi sono marroni, oppure il verde delle foglie, se son verdi. Per me la donna è una rosa delicata troppo, troppo meravigliosa. Pure mia moglie era così, poi è ingrassata dopo che ha avuto a mia figlia Desirè. Però io gli voglio bene lo stesso, perché la donna va sempre, va sempre, va sempre rispettata. E oltre alla donna che va sempre rispettata è importantissimo che si devono togliere tutti i partiti e lasciarne solo due come in America per evitare la confusione al cittadino.
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Musica di Alberto Scotti
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Testo di Luigi La Rocca Musica di Alberto Scotti Oggi ho scritto una poesia per Cettina e più tardi gliela farò leggere. Sono molto emozionato, la poesia è questa qua: Cettina, ti volevo dire che sei la cosa più bella della mia vita. Quando penso al giorno che ti ho conosciuta non capisco più niente: sento cantare uccelli che non esistono e vedo sbocciare fiori sull’asfalto e anche sopra ai semafori. Divento come uno di quegli hippydrogatidimerda che si vedono nei film antichi, tipo “Fragole e sangue”. Quando torno a casa dal lavoro e tu stai infornando le pizze surgelate, per cena, in quel modo speciale che sai fare tu, a me piace guardarti e quando incontro i tuoi occhi mi ci perdo. Nuoto come un delfino in quel mare pulito che sono le tue iridi blu. Cioè... lo so che sono marroni, ma l'amore intensissimo con il quale ti guardo me le fa vedere blu. E nuoto, nuoto, nuoto, perdendo completamente la cognizione del tempo e della realtà, ma tu mi ci riporti dicendo cose tipo: “Luigi, ma che cazzo hai da guardare? Ti sei imbambolato? Svegliati e aiutami ad apparecchiare!”. Che sembrerebbero parole rudi ma, dette da te, suonano dolcissime. Ecco, Cettina, lo scopo principale di questa poesia senza rime, (perché io le rime non le so fare), è quello di rispondere alla tua domanda: “Luigi, ma che cazzo hai da guardare?”. Io ti guardo perché sei bellissima e, con quel guardare, ti vorrei anche ringraziare perché hai portato tantissima gioia nella mia vita, oltre ad avermi dato una figlia dolcissima, che va anche benissimo a scuola. Cetty, ti amo!
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Testo di Luigi La Rocca Musica di Walter Sguazzin Io a mia moglie e a mia figlia voglio troppo bene e non sono pentito di essermi sposato. Non lo dovete pensare neanche per un momento! Non lo dovete pensare neanche per un momento! Però capisco chi, oggi come oggi, sceglie d’esser single perché, onestamente, per vivere al meglio la società attuale, così aperta, dinamica, flessibile, piena di opportunità, è meglio non avere famiglia, così ci si sposta più facilmente, servono meno soldi eccetera, eccetera... O comunque, se proprio ti vuoi sposare, fai come me: un figlio al massimo, che più di uno è assurdo, assurdo, assurdo! Un figlio e basta, non come quelle famiglie di una volta con un sacco di figli... Una cosa proprio antica, vecchia, da ignoranti. Io a mia moglie e a mia figlia voglio troppo bene e non sono pentito di essermi sposato. Non lo dovete pensare neanche per un momento! Non lo dovete pensare neanche per un momento! Avete notato che prima ho scritto “single” invece di scapolo? Ho scritto “single” perché oggi sapere l’inglese è fondamentale! Tra qualche anno in tutto il mondo si parlerà solo l'inglese: gli italiani diranno “macaroni” al posto di “maccheroni”, I francesi diranno “curfew” al posto di “couvre feu”, eccetera, eccetera... Che, se ci pensate, è una cosa bellissima, tutte queste lingue sono inutili e generano solo confusione e difficoltà di comprensione tra i popoli, tra i popoli... Una lingua e basta e il mondo sarà come una grande famiglia, piena di amore e felicità, piena di amore e felicità! Io a mia moglie e a mia figlia voglio troppo bene e non sono pentito di essermi sposato. Non lo dovete pensare neanche per un momento! Non lo dovete pensare neanche per un momento!
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Musica di Walter Sguazzin
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Musica di Alberto Scotti
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Testo di Luigi La Rocca Musica di Alberto Scotti e Riccardo Zanotti L’altra sera ho invitato a cena il mio nuovo amico africano Babatunde. Abbiamo mangiato la “Pizza Ristorante” della Cameo. Lui l’ha trovata squisita e ha detto che era molto meglio del cibo del suo paese. Gli ho risposto che ero contento che gli fosse piaciuta la pizza della Cameo, che noi a casa la mangiamo sempre e che pensiamo sia molto meglio della pizza tradizionale, della pizza tradizionale, della pizza tradizionale, della pizza tradizionale, della pizza tradizionale, della pizza tradizionale, della pizza tradizionale, della pizza tradizionale, yeah! Questo piccolo episodio, apparentemente insignificante, mi ha fatto riflettere su una cosa molto importante: se tutti i popoli del mondo abbandonassero per sempre il loro cibo, la loro musica, il loro cinema, la loro cultura, le loro tradizioni, i loro vestiti e le loro festività e adottassero nuovi cibi, nuove tradizioni, nuove musiche, uguali per tutti (per tutti uguali), senza caratterizzazioni particolari, penso che diventerebbe semplice, in fondo, il dialogo tra tutti gli abitanti del mondo. Nessuna guerra, nessun contrasto, (neanche un litigio, neanche uno) nessuna guerra, nessun contrasto, (son sicuro, son sicuro) nessuna guerra, nessun contrasto, (neanche un litigio, neanche uno) tutti felici seduti a mangiare la pizza. (Sì, ma quale pizza?) Quella della Cameo!
39.
9/06/2018 Milano, oasi di civiltà in un deserto di barbarie e schifo
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Musica di Walter Sguazzin
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Testo di Luigi La Rocca Musica di Alberto Scotti Ci sono fotografi che fotografano cose inutili, cioè, le guardi e lo capisci che sono futili, per esempio: persone nude o in mutande, case, fiori, luna, piante. Oliviero Toscani, no, lui fotografa solo cose importanti, le sue fotografie sono socialmente significanti: c’è l’ammalato di aids in maglioncino, c’è l’immigrato annegato in pantaloncino, l’anoressica in magliettina, lo storpio in carrozzina, il cieco con il bastone e se non capisci che quella è arte con la A maiuscola, grande come un palazzo di 12 piani, allora... sei veramente uno stupido! Oliviero Toscani, genio italiano, sì, ma anche patrimonio di tutto il genere umano! Oliviero Toscani contro il razzismo, l’ignoranza, il berlusconismo! Oliviero Toscani contro il razzismo, l’ignoranza, il grillismo! Oliviero Toscani, genio italiano, sì, ma anche patrimonio di tutto il genere umano! Una volta ho sentito uno che parlava male di Toscani, minchia, non ci ho visto più dagli occhi e gli ho alzato le mani! Gli ho ghiavato una gran testata sul setto nasale, che poi è arrivata l’ambulanza e se l’è portato all’ospedale! Oliviero Toscani, genio italiano, sì, ma anche patrimonio di tutto il genere umano! Oliviero Toscani contro il razzismo, l’ignoranza, il grillismo! Oliviero Toscani contro il razzismo, l’ignoranza, il salvinismo! Oliviero Toscani, genio italiano, sì, ma anche patrimonio di tutto il genere umano! Se gli dessimo tutto il potere a Oliviero, sarebbe la volta che l’Italia risorge per davvero! Lui ha un miliardo di idee innovative su un sacco di argomenti, ma non le dice tutte che poi gliele rubano... I fetenti! Oliviero Toscani fotografa solo cose importanti, le sue fotografie sono socialmente significanti: c’è l’ammalato di aids in maglioncino, c’è l’immigrato annegato in pantaloncino, l’anoressica in magliettina, lo storpio in carrozzina, il cieco con il bastone e se non capisci che quella è arte con la A maiuscola, grande come un palazzo di 12 piani, allora... sei veramente uno stupido! Oliviero Toscani, genio italiano, sì, ma anche patrimonio di tutto il genere umano! Oliviero Toscani contro il razzismo, l’ignoranza, il fascismo! Oliviero Toscani contro il razzismo, l’ignoranza, il comunismo! Oliviero Toscani, genio italiano, sì, ma anche patrimonio di tutto il genere umano!
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Musica di Alberto Scotti
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Testo di Luigi La Rocca Musica di Alberto Scotti Ultimamente, soprattutto prima di addormentarmi, sento dentro come una tristezza, un senso d'ansia, di angoscia e mi capita pure che mi viene da piangere. Perché mi sento così proprio non lo so, boh?! Le bollette le pago, alla mia famiglia non gli faccio mancare niente. Le tasse le pago, rispetto gli omosessuali, le donne e persino gli stranieri... Eppure mi succede questa cosa qua... Perché mi sento così proprio non lo so, boh?! Perché mi sento così proprio non lo so, boh?! Perché mi sento così proprio non lo so, boh?!
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Testo di Luigi La Rocca Musica di Alberto Scotti Una cosa che mi fa incazzare è quando Cettina fa la spesa e compra prodotti non di marca. Io, quelle schifezze, a casa mia, non le voglio vedere. Lei dice che lo fa per risparmiare, ma perché dobbiamo risparmiare? Non ne abbiamo bisogno! Io sono uno che lavora e i soldi a casa non li ha mai fatti mancare! Vabbè, ok, per adesso le cose non stanno andando tanto bene, ma che significa? Sempre signori restiamo! Non siamo né zingari né disoccupati fannulloni! Io voglio che Cettina compra solo cose di marca: detersivi di marca, surgelati di marca... A casa mia voglio solo cose di marca.
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Musica di Alberto Scotti
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Musica di Alberto Scotti
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Testo di Luigi La Rocca Musica di Walter Sguazzin, Alberto Scotti Io, 'sto fatto che si deve amare la patria, proprio non lo capisco! Non è che dico che voglio male all'Italia, ma dove c'è scritto che uno deve amare di più la nazione in cui è nato? Per me si sta bene dove c'è lavoro, pulizia, polizia che sorveglia le strade. E, da questo punto di vista, ci son tanti posti meglio dell'Italia, per esempio l'America, il Belgio, la Francia, l'Olanda e le altre nazioni di quel tipo lì. Io, 'sto fatto che si deve amare la patria, proprio non lo capisco! Non è che dico che voglio male all'Italia, ma dove c'è scritto che uno deve amare di più la nazione in cui è nato? Ci sono quelli che danno importanza alle tradizioni, alla storia eccetera... A me, se devo essere sincero, non me ne frega niente. L'importante è che c'è lavoro, pulizia, polizia che sorveglia le strade. Io 'sto fatto che si deve amare la patria proprio non lo capisco! Non è che dico che voglio male all'Italia, ma dove c'è scritto che uno deve amare di più la nazione in cui è nato?
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Musica di Alberto Scotti
49.
Testo di Luigi La Rocca Musica di Alberto Scotti Ho visto un film che c’era Mel Gibson che si buttava dal quarto piano e non si faceva niente. A me non mi piacciono per niente i film così. A me mi piacciono i film dove si vede quello che veramente gli succede a uno che si butta dal quarto piano.
50.
Musica di Riccardo Lolli
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Testo di Luigi La Rocca Musica di Alberto Scotti Tu dici: “A me mi piace Bungaro” e a me invece non mi piace, non mi piace perché Bungaro non si sa chi è, chi è... Bungaro non si sa chi è! Come fa a piacere uno che non si sa chi è? Uno per piacere dev'essere famoso. Lo devi sapere chi è! Lo devi sapere chi è! E quindi Bungaro a me non mi piace perché Bungaro non si sa chi è, chi è, chi è... Bungaro non si sa chi è!
52.
Musica di Riccardo Lolli
53.
Testo di Luigi La Rocca Musica di Alberto Scotti Greta, dai, salva il pianeta, dove c'è lo sporco, metti una pineta! Greta, dai, salva il pianeta, saremo tutti con te, fino al raggiungimento della meta! La meta sarebbe quella di salvare il pianeta, io sto con gli studenti in piazza con Greta. Perché i giovani sono meglio di noi, meravigliosi, io sto con loro, contro gli schifosi. Gli schifosi, quelli che buttano in strada le cartacce. Sì, proprio voi, schifosi, levate dal mondo le vostre manacce! E a voi che tirate l'acqua dell'atto grosso quando fate quello piccolo, dico che, se non la smettete, vi ritroverete in testa un gran bernoccolo! Greta, dai, salva il pianeta, dove c'è lo sporco, metti una pineta! Greta, dai, salva il pianeta, saremo tutti con te, fino al raggiungimento della meta! La meta sarebbe quella di salvare il pianeta, io sto con gli studenti in piazza con Greta. Perché i giovani sono meglio di noi, meravigliosi, io sto con loro, contro gli schifosi. Gli schifosi, quelli che buttano le cicche nei parchi. Sì, proprio voi, schifosi, smettetela, dei parchi non siete i monarchi! E a voi che guidate ancora quella vecchia auto a benzina, dico: "Vergogna, barboni, passate all'ibrida, date retta alla geniale bambina!"
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Musica di Alberto Scotti
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Testo di Luigi La Rocca Musica di Alberto Scotti, Cinzia La Fauci Queste sardine sono un movimento straordinario, gentile e bonario, fuori dai partiti, fatto di giovani puliti. Noi diciamo che la bellezza ci salverà dal populismo, dal sovranismo, dal salvinismo. Ci basta questo, sul resto non ci pronunciamo perché siamo apartitici e apolitici.
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Musica di Alberto Scotti e Riccardo Lolli
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Musica di Alberto Scotti
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Testo di Luigi La Rocca Musica di Alberto Scotti Questa emergenza Coronavirus dimostra che, se fossimo un paese evoluto, con un sistema sanitario privato, e non il carrozzone pubblico antiquato, avremmo avuto più posti letto, anche due per malato, anche due per malato. Questa emergenza Coronavirus dimostra che, se fossimo un paese evoluto, con un sistema di ricerca privato, e non il carrozzone pubblico antiquato, tempo tre giorni e il vaccino sarebbe stato sul mercato sarebbe stato sul mercato.
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Testo di Luigi La Rocca Musica di Alberto Scotti e Cinzia La Fauci È finita la quarantena, finalmente! Così io, Cettina, Dèsirèe e Babatunde ce ne siamo andati all'Ikea, che festa! In fila per entrare eravamo tantissimi. Solo alcuni, sicuramente della Lega, erano senza mascherina. Io però ho chiamato i vigili, che li hanno allontanati, e dovevate vedere come mi insultavano e come ridevo io. È stata una giornata meravigliosa, abbiamo visto mobili e oggetti bellissimi e abbiamo mangiato degli hot dog buonissimi. Ho regalato un mobiletto a Babatunde, dovevate vedere com'era felice, per la gioia mi ha baciato tutto. E io mi sono commosso, mi sono sentito toccato nel profondo e, infatti, ho pianto.
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Musica di Alberto Scotti
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Musica di Riccardo Lolli
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Musica di Alberto Scotti
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Testo di Luigi La Rocca Musica di Alberto Scotti Ieri, dopo cena, a casa mia, è nata una discussione su quel cornuto di Bersani. Io stavo facendo tutto un ragionamento elaborato di eccellente livello, quando, a un certo punto, mio fratello Andrea mi interrompe dicendo: “Guarda che Prodi, D’Alema, Bersani, Vendola, Renzi e tutti quegli altri che tu chiami comunisti, con il comunismo non c’entrano niente, non sono comunisti!” “Ah, sì?”, gli rispondo io, “E quali sarebbero i comunisti?” E lui: “Sarebbero quelli di cui ci parlava papà, ti ricordi quando ci raccontava del Partito Comunista Italiano, del sessantotto, del settantasette, dei movimenti, delle lotte operaie? Io ero piccolo ma mi ricordo...” A quel punto gli scoppio a ridere in faccia e gli dico: “Solo tu puoi credere a tutte le minchiate che raccontava papà...” E lui tutto incazzato: “Non parlare in questo modo di papà...” Al che l'ho fulminato: “E come dovrei parlare di uno stronzo, talmente stronzo che, con due figli ancora piccoli, si fumava tre pacchetti di sigarette al giorno, facendosi venire il cancro ai polmoni e morendo a soli cinquantatré anni? Siamo cresciuti senza padre, ci hai fatto caso? Eppure la mamma quando sono nato io lo aveva pregato come i santi: “Smetti di fumare, toglitela la sigaretta, fallo per il bambino”. Di ‘na ricchia ci ‘ntrasia e di nnautra ci niscia, chi ci ni futtia a iddu?
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Testo di Luigi La Rocca Musica di Alberto Scotti e di Cinzia La Fauci Ieri ho passato l'otto dicembre più bello di tutta la mia vita! Invece di restare a casa, nella tristezza, a fare l'albero, il presepio eccetera eccetera... Io, Cettina e Désirée, ce ne siamo andati a festeggiare al centro commerciale: che festa! Già, quando siamo arrivati nel parcheggio, dagli altoparlanti uscivano, a tutto volume, bellissime canzoni di Natale, però non le solite canzoni di Natale lagnose! Queste erano moderne, belle, trascinanti! Poi non vi dico dentro l'atmosfera, i colori, i suoni, le decorazioni. Mi dovete credere, una cosa bellissima, che emozionava nel profondo. Ieri ho passato l'otto dicembre più bello di tutta la mia vita! Le cassiere avevano i cappellini di Babbo Natale e c'erano tanti alberi di Natale, bellissimi, fantasiosi, particolari, non i soliti alberi di Natale. Abbiamo mangiato un panino da Burger King, poi mi son comprato delle calze in offerta di qualità buonissima, un vero affare, e Cettina ha preso dei detersivi di marca. Ieri ho passato l'otto dicembre più bello di tutta la mia vita!
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Musica di Alberto Scotti
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Testo di Luigi La Rocca Musica di Alberto Scotti Io dico, dico, dico, dico sì. Io dico sì. Io dico, dico, dico, dico sì ai negozi aperti ventiquattr'ore su ventiquattro, (io dico sì), su ventiquattro, su ventiquattro, (io dico sì), su ventiquattro, su ventiquattro, su ventiquattro, su ventiquattro. Io dico sì ai negozi aperti ventiquattr'ore su ventiquattro. È una conquista di civiltà! (E anche una gran comodità!) Io dico sì, sì, sì, sì, sì. Io dico sì, sì, sì, sì. Io dico sì ai negozi aperti ventiquattr'ore su ventiquattro! Ventiquattr'ore su ventiquattro!
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Testo di Nichi Vendola Musica di Alberto Scotti X Factor è senz'altro il miglior spettacolo televisivo che si sia visto negli ultimi decenni. Un osservatorio di grande interesse per capire come si muove il mercato della musica, all'incrocio tra business e cultura di massa, tra industria discografica e mode e stili di vita delle giovani generazioni. Il dibattito tra i giudici è più frizzante e intelligente di tanti talk-show politici, il tono della trasmissione è scanzonato ma non volgare, l'asprezza della gara è molto ammortizzata dal clima di amicizia e complicità che si crea tra i giovani e spesso giovanissimi concorrenti.
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Testo di Luigi La Rocca Musica di Alberto Scotti e di Cinzia La Fauci Tornatore per me è l’unico, il più grande! E infatti i suoi film vincono premi anche in America! Io sono troppo contento perché è siciliano come me e porta il nome della Sicilia in tutto il mondo! I suoi film sono puliti e fanno anche ridere, tipo quella scena di Baaria del comizio del comunista! I suoi film piacciono tanto e fanno commuovere perché sono film di sentimenti e di bambini. Un mio amico che ne capisce dice che nei suoi film gli occhi dei bambini esprimono lo stupore per il cinema che è come una grande magia! È per questo che, con rispetto parlando, io dico che Tornatore spacca il culo! È per questo che, con rispetto parlando, io dico che Tornatore spacca il culo! Spacca il culo! Spacca il culo! Anche Muccino e Brizzi sono dei grandi, però meno rispetto a Peppuccio che rimane il più grande, il loro maestro.
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Testo di Luigi La Rocca Musica di Alberto Scotti La vita è bella se hai la salute che ti consente di fare le cose belle della vita, tipo andare a fare spese al centro commerciale con la famiglia. Ma se hai una malattia grave che ti tiene bloccato nel letto e quelle cose belle non le puoi più fare, la vita diventa brutta e a quel punto è normale che puoi desiderare di smettere di vivere! Io dico che in quel caso morire deve essere un diritto! Io dico si all'eutanasia! Certo, quando ci sarà quest'eutanasia bisognerà comprare tutti i macchinari necessari a fare morire le persone. Per trovare i soldi per fare questo acquisto i comunisti diranno che si dovranno aumentare le tasse. Io invece dico che non si dovranno aumentare che già ne paghiamo abbastanza! Basterà abbassare lo stipendio ai politici e smetterla di dare soldi agli stranieri. Così facendo si potranno sicuramente comprare questi macchinari e avanzeranno pure i soldi per aumentare lo stipendio ai poliziotti, ai militari e ai carabinieri, che ogni giorno ci difendono dagli extracomunitari delinquenti. Comunque, sia chiaro che se anche non metteranno questa eutanasia, gli stipendi dei politici si devono tagliare lo stesso e assolutamente si deve smettere di dare soldi agli stranieri! Così comunque si potrà aumentare lo stipendio ai poliziotti, ai militari e ai carabinieri e con gli altri soldi si potranno fare altre cose utili per i cittadini.
70.
Musica di Alberto Scotti e Riccardo Lolli
71.
Testo di Luigi La Rocca Musica di Alberto Scotti iPantellas sono comici straordinari, veramente troppo bravi, che fanno comicità su internet e per me sono molto meglio dei comici di una volta che vedevamo al cinema e in televisione. Me li ha fatti scoprire mio cugino, che ha quattordici anni. I giovani di oggi sono favolosi, molto meglio di noi in tutto e salveranno il mondo...
72.
Testo di Luigi La Rocca Musica di Alberto Scotti Amo Christian Raimo per i suoi libri favolosi, che ci insegnano a combattere il sovranismo degli italiani schifosi e ci insegnano i valori di una società moderna piena di fatti meravigliosi. Amo Michela Murgia per i suoi libri meravigliosi, che ci insegnano a combattere il fascismo dei patriarchi schifosi e ci insegnano i valori di una società moderna piena di fatti favolosi. Antifascismo, conti in ordine, società civile, Europa, femminismo, green economy, libri con la trama molto interessante e significativa (che non fa niente se poi la lettura è un pochino impegnativa). Parternariato pubblico-privato, libertà personali, antisovranismo, grammatica corretta, diritti civili, libri con la trama molto intelligente e significativa (che non fa niente se poi la lettura è un pochino impegnativa). Poi mi piacciono moltissimo anche il sito Gay.it e la serie Black Mirror (ma anche tante altre, ché le serie ormai sono meglio dei film). Ah, poi pure Corrado Augias, Saverio Tommasi, Lorenzo Tosa, Piergiorgio Odifreddi e Gianrico Carofiglio. Poi gli omosessuali, il cibo non abbondante e raffinato (no trippa, no tajone, no pesce stocco eccetera). Mi piacciono i diritti delle donne, gli stranieri, mi piacciono quelli che hanno voglia di lavorare senza volere per forza stipendi alti, poche ore di lavoro eccetera. Non mi piacciono invece gli zingari che rubano e sfruttano le donne e i bambini. Non mi piacciono i populisti, i sovranisti eccetera. Mi pare di avere detto tutto, se poi mi viene in mente altro, aggiungo.

about

Prima informazione:
Con questo disco chiudiamo la trilogia di doppi album iniziata nel 2009 con "Balera metropolitana" e proseguita nel 2018 con "Maledette rockstar". A seguire solo dischi singoli, in una sorta di terapia a scalare che dal cd di 74 minuti ci condurrà al 45 giri stampato da una parte sola.

Chi è Luigi La Rocca?
Fondamentalmente un coglione, un poveraccio, ma anche una vittima, un cittadino qualunque, proletario con ambizioni da piccolo borghese, senza adeguati strumenti di difesa culturale né di coscienza politico-sociale, sballottato tra le contrapposte propagande di tetri fascistoidi e luminosi, zelanti progressisti.

E lui crede a tutto, è avido di tutto, tutto divora, digerisce ed espelle sotto forma di pensieri, maledizioni, perentorie asserzioni.

Il suo è un viaggio (“dalla tenebra della barbarie alla luce troppo meravigliosa della civiltà”), ma un viaggio senza movimento, senza arrivo e partenza. Luigi viaggia ma resta sempre immobile al suo posto, in compagnia di fantasmi di idee, pallide ombre di ideali in finta contrapposizione, ma in realtà assolutamente sovrapponibili e interscambiabili.

Attenzione! Nel caso vi dovesse capitare di essere qualche volta d’accordo con lui, guardatevi bene dentro, che forse c’è qualcosa che non va. O magari è la storiella dell’orologio rotto che segna l’ora giusta due volte al giorno. Chissà!

Chi sono i Maisie?
Alberto Scotti (sintetizzatori, programmazione, editing), Cinzia La Fauci (voce, cori), Walter Sguazzin (Basso, sintetizzatori, programmazione), Cristiano Lo Mele (chitarre), Riccardo Lolli (produzione, sintetizzatori, programmazione, editing), Edson Zuccolin (Sax), Vittorio Bonadei (Batteria, percussioni)

... e poi una marea di ospiti, circa ottanta: Dario D’Alessandro degli Homunculus Res, Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari, Marco Bertoni di Confusional Quartet, Matteo Uggeri degli Sparkle in grey, Alberto Garau ecc... ecc.... (vi tocca leggere il libretto)

Chi l'ha prodotto?
Prodotto e mixato da Riccardo Lolli coadiuvato dal resto della band.

Chi è Riccardo Lolli?
Un grande cantautore e musicista, tra l'altro membro degli storici Central Unit.

credits

released January 28, 2022

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snowdonia Busto Arsizio, Italy

Dal 1997 a oggi abbiamo prodotto un sacco di dischi e ne produrremo ancora. Se voi non li comprerete, pazienza. Rimanere incompresi ci renderà ancora più fighi.

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