1. |
Rovigo
04:39
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Rovigo
Ho perso il treno:
ho letto troppo questa mattina
e ora come uno scemo
sto qui da solo sulla banchina
Fuori c’è il sole,
è una giornata stupenda
Come il canto del gallo
dopo una notte di tregenda
la piazza illuminata scaccia le ombre da me
Altri tre giorni
in questa pigra città
scruterò i dintorni
qualche idea forse verrà
Ma non ora, non oggi
ora voglio lasciarmi un po’ andare
Dalla brezza e dal sole
voglio farmi accarezzare
Due passi e sono immerso
in un'altra atmosfera
un brusio, un profumo diverso,
di esotica terra straniera
Capannelli di gente
che chiacchiera senza fretta
un ragazzo dall’aria indolente
passa in bicicletta
Il leone sulla colonna
pigro sembra dormire
come un gatto pasciuto che sa
che la fame mai dovrà patire
Sotto in portici in fondo
ho appena visto un’insegna
ora voglio una mensa
che di un leone sia degna
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2. |
Un fortuito incontro
02:40
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Un fortuito incontro
Che pittoresco ambiente!
Un posto così
vivace ed accogliente,
così tipico di qui
Che pittoresco ambiente!
Un posto così..
Mischiarsi è divertente
con la gente di qui
Ecco l’oste che arriva
con un furbo sorriso,
l’aria molto espansiva,
l’incedere deciso
Tosto prende in consegna
la valigia e il cappello
Con un braccio mi segna
che il tavolo è quello
Che pittoresco ambiente! etc.
Chiedo un poco di vino
mentre un gaio gruppetto
al tavolo qui vicino
discute del mio aspetto
Che pittoresco ambiente! etc.
Cinque giovani rampolli
dell’alta società
di questa periferica città
Dediti ai piaceri
ed alla voluttà
non senza intellettuale curiosità
“No, non sono un pittore
sebbene sia forestiero
Sono uno scrittore
di racconti del mistero
Come dite, una landa
di mistero intrisa?
Insieme.. una scorribanda?
La cosa è decisa!”
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3. |
Grand Tour
04:30
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Grand Tour
Mi chiamano l’Inglese
per via di certe storie di antica nobiltà
Ora attraverso il Bel Paese
come si faceva tanto tempo fa
Non è Firenze e non è certo Roma
la landa paludosa che attraverserò,
ma questo acquatico paesaggio mi appassiona:
per qualche giorno ancora resterò
Questo è il mio Grand Tour
il chiodo fisso delle zie
Posso dire che di sicuro
mi divertirò, mi divertirò
Filippo guida come un pazzo
sfreccia sull’antica strada dei Romei
Sembra già maturo nonostante sia un ragazzo,
si direbbe benedetto dagli dei
Questo è il mio Grand Tour
il chiodo fisso delle zie
Posso dire che di sicuro
mi divertirò, mi divertirò
Questo è il mio Grand Tour
Mi han detto: “Fai fotografie”
Già intravedono il maturo
dandy che sarò, il dandy che sarò.
Campanili sorgono dall’acqua,
villaggi inabissati a lato della via
Un movimento che distinguo appena,
C’è qualcosa fra le canne che ci spia
Questo è il mio Grand Tour
il chiodo fisso delle zie
Posso dire che di sicuro
mi divertirò, mi divertirò
Questo è il mio Grand Tour
niente storie né bugie
Sbatterei la testa contro il muro
dal brivido che ho, brivido che ho
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4. |
È sempre festa
03:54
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È sempre festa
Con i miei nuovi amici
all’avventura
Senza pensieri ci si diverte
finché dura
Il vecchio faro a Goro
sulla laguna
un punto di ristoro
“Sembra di stare sulla luna!”
dicono insieme
È sempre festa nella loro testa
Il gioco non ha mai una fine
È sempre festa nella loro testa
A questa vita non sono incline
Filippo ha sempre una
nuova trovata
Dalia gli va dietro
tutta eccitata
Mi prende le mani e dice:
“Vedrai che bello!”
Rocco esclama persuaso:
“Tu sei proprio il fratello
che mi mancava!”
È sempre festa nella loro testa
Il gioco non ha mai una fine
È sempre festa nella loro testa
A questa vita non sono incline
Mi lusinga essere al centro dell’attenzione,
ma questa vacuità mi fa impressione
In lungo e in largo giriamo la regione
ma mi accorgo che non c’è scopo né ragione
Le antiche ville
vicino a Porto Tolle,
il bosco appena fuori Mesola
seduti all’ombra dove la terra è molle
mi chiedo come diavolo ho speso la giornata
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5. |
Sonia
03:08
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Sonia
Sonia, la metropoli non ti consumerà
L’ingranaggio eterno per te si fermerà
Le ciminiere smetteranno di fumare,
le auto accosteranno per farti passare
Io mi perdo in questo intrico
di strade sudicio e nemico
Sonia a te i popoli di Wall Street e di Bowery
offrono in dono la loro fedeltà
Impresari e intellettuali abbassano lo sguardo
confusi dalla tua spontanea nobiltà
Io appartengo alla notte
La luna gentile mi sorride
Sussurra storie dall’altrove
di alti palazzi e torri bianche
nel sonno abbandono le mie membra stanche
Sonia, la metropoli è lontana mille miglia
mentre il mio sguardo abbraccia questa landa piatta
Potrei sparire in un battito di ciglia
forse sarebbe la conclusione adatta
Io ti chiamo dall’altrove
Tutto è silenzio e fuori piove
Qualcosa striscia nella notte
dietro alte porte chiuse
sto diventando pazzo o sono solo scuse?
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6. |
Una buona idea
03:51
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Una buona idea
Cosa darei per un’idea?
Cosa darei per una buona idea?
Solo al comando
della gaia brigata,
la tua non è certo
una vita beata
Un capo ha gravi
preoccupazioni
e questo è il quesito
che ora ti poni:
Cosa darei per un’idea?
Cosa darei per una buona idea?
Sono stufo
dei piatti locali,
il tartufo,
e gli strani animali
Le passeggiate
in riva al fiume
ma vi scordate
che io mi metta in costume
Cosa darei per un’idea?
Cosa darei per una buona idea?
Dentro gli spazi vuoti
la mia mente è lucida
Capto segnali ignoti:
qualcosa arriverà..
Cosa darei per un’idea
Cosa darei per una buona idea
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7. |
La fine del viaggio
03:39
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L. (La fine del viaggio)
Benvenuti in questa città,
ne apprezzerete l’ospitalità
Per le strade non c’è molta gente:
c’è una gran calma qua
Così parlava l’uomo senza età
sorridendo con ambiguità
Un accenno di scherno sotto un velo
di cordialità
Guardo i suoi occhi e mi chiedo
mi chiedo perché non si chiudano mai
Che pensieri sciocchi! Mi avvedo
che non sono in me, chissà come mai?
E’ la fine del viaggio
Servirà del coraggio
quando l’ultimo tassello cadrà
Qui nessuno vi disturberà
Solo il rumore del fiume arriverà
a cullarvi dentro un sogno
che mai finirà
Solchi profondi gli marcano
i lati del collo (cosa sarà?)
Pensieri immondi mi gelano
fino al midollo
E’ la fine del viaggio
Servirà del coraggio
quando l’ultimo tassello cadrà
Passi furtivi lungo il fiume
fra le case vuote,
cortili pieni di pattume,
risate idiote
È la fine del viaggio
Servirà del coraggio
quando l’ultimo tassello cadrà
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8. |
Giorni d'attesa
03:27
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Giorni d’attesa
Mangiare poco
dormire troppo
è diventata un’abitudine
E’ fuori fuoco
quello che penso
e passo il tempo in solitudine
Giorni d’attesa
piccole cose
marcano un ritmo che si perderà
Con l’aria tesa,
non ci si parla
e siamo diventati estranei già
E quando il vento soffia
e scende la sera
sento così vicina
la vita vera
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9. |
Qualcosa di importante
02:59
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Qualcosa di importante
Esci dalla tua stanza
e torna a sorridere
Vestiti con eleganza:
la noia è da uccidere
La sala è allestita
con specchi e fini ornamenti
La tavola è imbandita,
ma gli ospiti sono assenti
Sento che qualcosa di importante
sta per succedere
C’è nell’aria un richiamo distante
un invito a cedere
Fuori la notte è calda
satura di profumi
prendi la mia mano: è salda
della verità intuisco barlumi
Il tempo è quasi maturo
lo sento nel sangue
che scorre frizzante e sicuro
già che la coscienza langue
Il vento scuote le fronde
brillano luci lontane
Lo stagno è increspato di onde
le strade sono piene di rane
Sento che qualcosa di importante
sta per succedere
C’è nell’aria un richiamo distante
un invito a credere
Osservo la tua bocca
ma non sento quello che dici
La campana rintocca
e mi scuote dalle radici
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10. |
La ricorrenza
05:35
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La ricorrenza
Tutti in fila per le scale
in discesa sempre uguale
Come un unico lungo animale
nei recessi della cattedrale
Sembra non finire mai
ma tutto a un tratto una luce
debole splende nel buio, sotto di noi
Una spiaggia, un lago scuro
una colonna di fuoco impuro
Gli abitanti del paese
danzano in cerchio con le braccia tese
Il suono dei flauti chiama
qualcosa che attende nel buio
sotto il pelo dell’acqua.
Sento una strana quiete
impadronirsi di me davanti alla verità
Mi sento galleggiare
fra la spiaggia grigia e il tetto di questa cavità
Amici, dove siete?
Non mi direte che ve ne siete andati già?
Se soltanto poteste vedere
quello che ora vedo, chissà cosa direste? Chissà?
Se mai ci incontreremo ancora
niente sarà mai più come prima.
Poi qualcosa mi riscuote,
mi riporta a queste spiagge ignote
Un errore, una stortura
che non può esistere in natura
Qualcosa si spezza e corro,
corro fino a perdere il fiato
poi non saprei dire come rivedo la luna
E di nuovo una strana quiete
si impadronisce di me ora che so la verità
Mi sento galleggiare
per le strade deserte di questa città
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11. |
La burla
02:50
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La burla
Passato lo spavento
parlate di dettagli
come nel foyer del varietà
Sono incredulo e sgomento:
se non ho preso abbagli
l’inferno è sotto la città
Ma tutto si stempera: tutto è burla, tutto è vanità
Abbiamo visto mostri
o solo il volto triste
di una dolente umanità?
Ridicola nei vostri
occhi che traccian solchi
attorno alla normalità?
Ma tutto si stempera: tutto è burla, tutto è vanità
e il senso si perderà: nel ridicolo scomparirà
E ora come niente
si torna tutti a casa
chissà cosa c’è in tavola?
Io resto! La mia mente
non è affatto persuasa
che questa sia una favola!
Ma tutto si stempera: tutto è burla, tutto è vanità
e il senso si perderà: nel ridicolo scomparirà
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12. |
Che cosa è stato?
02:30
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Che cosa è stato?
Sembrava una voce
ma qui non c’è nessuno
e se levo lo sguardo
dalle mie sudate carte
Un brivido veloce
un volto dietro al vetro,
ma dura un attimo:
passa e subito diparte
Che cosa è stato?
Oltre la finestra,
l’estate è già finita
presto il vento soffierà
le foglie morte via dai rami
Seduto alla mia destra
qualcuno che non vedo
in silenzio resterà
come oggi anche domani
Che cosa è stato?
Un sogno dentro un sogno
o forse il solo vero
tempo che ho vissuto
prima di tornare indietro
al mio privato regno,
sentinella ai margini di un’altra realtà
nascosta appena sotto un velo
Che cosa è stato?
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snowdonia Busto Arsizio, Italy
Dal 1997 a oggi abbiamo prodotto un sacco di dischi e ne produrremo ancora. Se voi non li comprerete, pazienza. Rimanere incompresi ci renderà ancora più fighi.
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