Doppio cd in cofanetto cartonato con doppio booklet: uno di 32 + uno di 44 pagine.
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lyrics
Testo di Luigi La Rocca e Luca Buonaguidi
Musica di Alberto Scotti e Riccardo Lolli
Oggi su Facebook stavo scrivendo una cosa molto seria sulla situazione gravissima degli sbarchi dall’Africa, quando arriva un comunista e mi scrive questa cosa qua:
"Dovresti prendere coscienza del fatto
che i padroni, i capitalisti,
ti stanno togliendo tutto: diritti, lavoro, dignità.
E tu, invece di ribellarti contro di loro,
sfoghi la tua frustrazione
su quelli ancor più disgraziati di te:
zingari, stranieri e via dicendo,
zingari, stranieri e via dicendo,
zingari, stranieri e via dicendo,
zingari, stranieri e via dicendo.
E poi mi dovresti spiegare
perché ci odi tanto a noi comunisti,
ma che t’abbiamo fatto mai?
Non lo capisci che noi cerchiamo
di difendere e rappresentare
proprio quelli come te?
Noi stiamo col popolo,
noi stiamo col popolo,
noi stiamo col popolo,
noi stiamo col popolo."
Ma vi rendete conto delle minchiate che ha sparato questo? Ma jo ci desi ‘na risposta troppo bella, sentite qua:
"Il comunismo, scrivi?
Ma Lenin e Stalin sono stati peggio di Mussolini
se vai a contare i morti e i feriti...
L’ha detto anche Mentana su La7.
I comunisti dovevano far star bene la gente,
invece la facevano morire di fame
o addirittura la fucilavano!
Voi comunisti fate schifo
e con le vostre idee mi ci pulisco il culo!
Ci vogliono leggi e chi le fa rispettare,
non sono razzista, ma le frontiere
vanno chiuse e uscire dall’euro subito!
La sinistra si preoccupa solo delle banche,
dei fannulloni e degli stranieri,
a noi italiani normali non ci vede neanche...
E non dirmi che sono fascista!
Il fascismo è finito che, a momenti, avi cent’anni.
Io sono un cittadino per le cose giuste.
Punto e basta!
Punto e basta!"
Ho parlato giusto, no? E secondo voi lui ha capito?
Ma quando mai! E infatti come risposta mi ha copiato e incollato la stessa cosa che mi aveva scritto prima:
E poi mi dovresti spiegare
perché ci odi tanto a noi comunisti,
ma che t’abbiamo fatto mai?
Non lo capisci che noi cerchiamo
di difendere e rappresentare
proprio quelli come te?
Noi stiamo col popolo,
noi stiamo col popolo,
noi stiamo col popolo,
noi stiamo col popolo."
Al che, gli faccio:
"Io quelli come te li conosco,
sei tipo mio fratello Andrea,
il classico comunista-musicista-artista-poeta
e chi più ne ha più ne metta,
che però, con tutti i suoi bei titoli,
non riesce a mettere insieme il pranzo con la cena.
Lui vive sulle spalle di mia madre,
che è una povera pensionata al minimo,
tu sulle spalle di chi?
A proposito di mia madre:
Perché non gli alzate la pensione a mia madre?
Lo so io perché!
Comunque, visto che sei comunista-musicista-artista-poeta, ora ti parlo in rima, te la canto io una bella canzone sulla nostra storia:
È colpa di Prodi se l’euro ci ha massacrato,
è colpa di Berlusconi che ha solo rubato,
oggi con Letta si fa santo il peccato
originario di questo sconcio stato:
fare guerra alla gente che lavora
e si alza presto, mentre tu non lavori
e ti passi il tempo scrivendo canzoni,
tanto campi con l’assegno dello stato,
quello stesso assegno per gli artisti
che mio fratello non vuol richiedere
perché dice che non esiste, ma io lo so che esiste.
Scrivi canzoni
e ti riempi la bocca del comunismo del passato, mantenuto con l’assegno dello stato,
ma a lavorare ci sei mai andato?"
Voi direte: a ‘sto punto deve aver capito per forza!
Sì, proprio! Indovinate che cosa m’ha risposto:
E poi mi dovresti spiegare
perché ci odi tanto a noi comunisti,
ma che t’abbiamo fatto mai?
Non lo capisci che noi cerchiamo
di difendere e rappresentare
proprio quelli come te?
Noi stiamo col popolo,
noi stiamo col popolo,
noi stiamo col popolo,
noi stiamo col popolo."
credits
from Dal diario di Luigi La Rocca, cittadino,
released January 28, 2022
Vittorio Bonadei - batteria
Walter Sguazzin - basso
Lorenzo Gasperoni - chitarre liberal-democratiche
Cristiano Lo Mele - chitarre comuniste
Riccardo Lolli - programmazione, tastiere, voce, cori
Enrico Farnedi - tromba
Cinzia La Fauci - voce
Dal 1997 a oggi abbiamo prodotto un sacco di dischi e ne produrremo ancora. Se voi non li comprerete, pazienza. Rimanere incompresi ci renderà ancora più fighi.
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supported by 4 fans who also own “15/10/2013 Oggi un comunista su Facebook”
Rock oltre il rock, funk oltre il funk, elettronica oltre all'elettronica...più un sacco di altre belle cose che sintetizzano le varie anime vonneumanniane in quello che probabilmente è il loro album più fruibile...e quando dico fruibile é un eufemismo: sta roba dà chiaramente dipendenza.
Come da tradizione, le canzoni sono scrigni pieni di dettagli musicali intriganti che si moltiplicano ad ogni ascolto, gioielli di arrangiamento, gemme di composizione.
Un album che sembra il frutto della freschezza e vivacità d'un gruppo esordiente, ma composto ed eseguito con la perizia di musicisti navigati.
... e, visto che anche l'occhio vuole la sua parte, aggiungo pure che l'artwork é meraviglioso.
Magnifico. Michele M.